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Donte DiVincenzo in nazionale: come stanno le cose

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I 40 punti con 11 triple firmati da Donte DiVincenzo sono il punto più alto di una grande stagione per la guardia dei New York Knicks, che sta vivendo la miglior annata della sua carriera in termini realizzativi. Negli ultimi mesi DiVincenzo ha manifestato il suo interesse a vestire la maglia della nazionale, ma le pratiche per il passaporto non sono risolte per essere a disposizione nel pre-olimpico, anche per la “concorrenza” di Drew Eubanks

Con 14.5 punti di media e uno strepitoso 39.5% da tre punti su oltre 8 tentativi a partita, Donte DiVincenzo sta vivendo la miglior stagione della sua carriera. L’ex giocatore di Bucks, Kings e Warriors sembra aver trovato la sua situazione ideale ai New York Knicks, dove insieme ai suoi compagni del college Jalen Brunson e Josh Hart sta facendo le fortune della squadra di coach Tom Thibodeau, in corsa per il quarto posto nella Eastern Conference nonostante i tanti infortuni nel frontcourt. Dopo i 40 punti realizzati questa notte contro i Detroit Pistons, suo nuovo massimo in carriera frutto di 11 triple che gli sono valse anche il record di franchigia per i Knicks, i tifosi italiani si stanno chiedendo a che punto sono le pratiche per far avere il passaporto al giocatore, la cui famiglia ha origini abruzzesi e può quindi richiedere la nazionalità italiana.

DiVincenzo apre alla nazionale: “Mi piacerebbe molto”

L’interesse di DiVincenzo per la maglia della nazionale è recente ed è stato esternato in maniera chiara attraverso i media, prima parlando con il New York Post a febbraio (“Idealmente mi piacerebbe molto, ma logisticamente non so se sia possibile. Nel caso tutto andasse per il verso giusto, adorerei l’idea di poter rappresentare un paese. Spero di risolvere tutte le questioni burocratiche il prima possibile”) e poi a inizio marzo con La Gazzetta dello Sport: “Il mio agente sta parlando con la federazione, mio padre ci sta lavorando. Io ovviamente penso alla stagione con i Knicks ma devo dire che ho una gran voglia di misurarmi con la pallacanestro FIBA e covo da sempre il desiderio di giocare con la Nazionale Italiana. Sarebbe davvero stupendo poter rappresentare il Paese originario di buona parte della mia famiglia“.  Nel caso in cui non si riesca a concludere l’iter burocratico in tempo per il pre-olimpico (le cui liste chiudono a fine aprile e DiVincenzo potrebbe essere ancora impegnato ai playoff coi Knicks, rendendo tutto più complicato), il giocatore soprannominato “Big Ragù” ha dato la sua disponibilità anche negli anni a venire: “Non mi interessa fare un’estate in Nazionale e poi salutare tutti, voglio mettermi a disposizione anche sul medio e lungo periodo. Da tanto considero l’idea di giocare in nazionale nella offseason come una grande opportunità per me e intendo farlo a lungo, se ne avrò la possibilità”.

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Corsa contro il tempo per DiVincenzo e Eubanks

Prima dell’interesse di DiVincenzo manifestato attraverso i media e non direttamente con la FIP, l’idea della federazione era quella di usare lo slot da “passaportato” per convocare il lungo Drew Eubanks (la cui madre è italiana) attualmente in forza ai Phoenix Suns , anche per fortificare la rotazione sotto canestro insieme al nuovo capitano Nicolò Melli. Anche per Eubanks però ci sono delle complicazioni legate al passaporto non semplici da risolvere in tempi brevi, visto che il giocatore dovrebbe venire fisicamente in Italia per firmare e completare l’iter e non è detto che ci riesca entro aprile, visti gli impegni in NBA con i Suns. È possibile che la corsa a due si risolva in favore di chi riuscirà a completare le pratiche prima per rendersi disponibile al gruppo allenato da coach Gianmarco Pozzecco, ma più passa il tempo e meno sembra possibile che si riesca ad avere anche solo uno dei due per il pre-olimpico da disputare a Porto Rico. Detto questo, le pratiche andranno comunque avanti per poterli avere a disposizione in futuro anche dopo gli impegni dell’estate 2024.

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