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David Bravin: ‘Nel 2015 le Wsop ma con l’Italian Poker Team Isop sarebbe il massimo’

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Ti sei fatto conoscere al grande pubblico del poker alle WSOP 2014, dove all’esordio hai raggiunto un tavolo finale, finendo 6°. Vogliamo partire proprio da qui: raccontaci come sei arrivato a giocare nell’evento più atteso dell’anno. “Tutto nasce quasi per scherzo, o forse per destino. Era un lunedì e parlando con il mio socio gli dissi: “il prossimo anno preparati che andiamo a Vegas che voglio fare un evento delle WSOP”. Il venerdì tornando da un appuntamento in Slovenia ed essendo tardi per rientrare in ufficio ho deciso di fermarmi a giocare il DEX, torneo che stavo mirando da un po’ di tempo… Il resto è storia!”.

Partecipare alle WSOP è il sogno di tutti gli amanti del poker, arrivare al final table di un torneo va forse oltre. Che cosa hai provato quando ti sei seduto al tuo posto, all’inizio del tavolo finale? “Ho avuto pochissimo tempo per pensare, avendo fatto il consueto brunch con Matteo e Giangia (special guest per l’occasione). Siamo arrivati in Amazon Room e non trovavamo il tavolo: per cui più che altro ero in panico! Poi ho preso velocemente il mio posto: in quel momento sei fortemente concentrato, le emozioni più forti le ho avute il Day 1”.

Pensi di aver sbagliato qualcosa, o se magari avresti potuto giocare diversamente per spingerti ancora più oltre? “Analizzo spesso nella mia mente quello che è successo in quella mano, ma stavo giocando per vincere ed a 7 left devi metterti nel ordine di idee che i coin-flip vanno giocati. Altrimenti il motto della spedizione, “PER I MASSIMI!”, sarebbe stato solo un grande bluff”.

La vincita di oltre 100mila dollari ha cambiato la tua carriera? “Sicuramente posso decidere di partecipare a diversi eventi senza problemi ma, un po’ per oculatezza del bankroll e più che altro per i molti impegni lavorativi, non ho praticamente mai giocato tornato da Vegas. Giocherò solo tornei mirati: mi piacerebbe fare un evento al mese ma sono pessimista”.

Ti sei qualificato all’ISOP Dex Special Vegas di giugno. Com’è stato far parte dell’Italian Poker Team 2014? È un’esperienza che ti sentiresti di consigliare a chi vorrebbe tentare di volare alle WSOP, senza investire grosse cifre? “A me piace molto lavorare in gruppo, sono rimasto legato con molti della spedizione sentendoci su Facebook. L’esperienza Vegas è il massimo che qualunque giocatore deve sognare ed aspirare, ed affrontarla con un TEAM permette di essere supportato ed aiutato e di non doversi sentire un pesce fuor d’acqua se non si òè propriamente immersi nel sistema”.

Adesso facciamo un passo indietro. Giochi a poker live ormai da più di tre anni; in pratica hai cominciato quando il vero boom si stava sgonfiando. Che cosa ti ha spinto a intraprendere quello che presumo sia nato come un passatempo? “Ho cominciato a giocare a poker per caso, annoiato dalle serate solitarie mentre i bambini dormivano, da prima online con un approccio da passatempo. Quando ho cominciato a capire qualcosa del giochetto ho cominciato a studiare, investendo una parte delle mie vincite in libri. Adesso dopo aver conosciuto un po’ di professionisti veri vorrei farmi coachare da qualcuno per fare ancora level up. Comunque rimane per me un passatempo ed il miglior modo per togliermi lo stress della vita quotidiana”.

Onestamente: quando hai cominciato, ti aspettavi di diventare uno dei pochi italiani a raggiungere il tavolo finale di un evento delle World Series of Poker? “No, non me lo aspettavo. Non so se sia stato un momento di grazia o il destino ma la struttura delle WSOP (poche chips e tanto tempo) è perfetta per il mio modo di giocare”.

Quali sono i tuoi programmi pokeristici per questa parte finale del 2014? E per il 2015? Ti rivedremo nuovamente con i colori dell’Italian Poker Team alle WSOP? “Programmi pochi per adesso. Intanto parteciperò al DEX settimana prossima per provare a classificarmi e ripetere l’avventura con il TEAM. Cercherò di giocare qualche evento tra ottobre novembre e dicembre, essendo per me un periodo abbastanza tranquillo e sapendo che poi tra gennaio e aprile sarà per me impossibile giocare. A giugno ripetiamo l’avventura WSOP. Il mio desiderio sarebbe di ripeterla con il TEAM.





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